“Salari, pensioni e precariato”. Da Milano, sede della seconda riunione del “governo ombra”, Walter Veltroni, segretario del Partito Democratico, non ha dubbi: queste le priorità. “E di questo non si sente ancora parlare”, ha spiegato Veltroni, durante la conferenza stampa del PD. Tra i tanti temi, l’azione prioritaria per lo “shadow cabinet” resta l’emergenza economico-sociale in cui versa l’Italia.
“C’è una grande questione – osserva Veltroni – che non è stata messa all’ordine del giorno ed è la lotta al rischio di impoverimento di una grande parte della società italiana, serve un intervento del governo sulle questioni sociali”.
E sull’Ici, su cui aveva già lavorato il Governo Prodi con un abbattimento del 40% l’opinione è che “non sia sufficiente. Noi riteniamo urgentissimo affrontare il tema di coloro che la casa non possono acquistarla”. Per questo il PD intende rilanciare proposte presentate in campagna elettorale come il doppio intervento fiscale e la dismissione del patrimonio immobiliare pubblico”.
In tal senso la doppia fiscalizzazione è utile “per aprire il mercato degli affitti” e la vendita dei patrimoni comunali e statali per la “costruzione di case popolari”.
Il PD si impegnerà a portare avanti le sue idee con un’opposizione intelligente ma ferma, che “distingue i provvedimenti che servono al paese ma che contrasterà quelli che non sono a favore del Paese”. E per questoa Milano il Governo ombra ha presentato la proposta di legge per un’impresa più semplice .
Anche sulla sicurezza Veltroni ha ricordato come “gran parte degli articoli sono copiati dal decreto Amato per cui non può non esserci il nostro consenso”. “Dissenso totale invece sul reato di clandestinità inserito proposto dal centro destra.
Visioni contrastanti anche sulle tante questioni in ballo, dalla Rai al nucleare passando per Alitalia. Infatti Veltroni precisa che “dialogare sulle riforme non significa non avere un’opposizione dura in Parlamento, non significa che non ci debba essere un confronto tra maggioranza e opposizione”.
E difatti entra nel vivo del confronto in atto tra maggioranza e opposizione. Rispetto all’acceso dibattito in corso alla Camera proprio sulla Rai e sull’emendamento al decreto “salva- frequenze”, Veltroni si augura “che ci sia una Rai nella quale non ci sia il peso dei partiti che c’è oggi, con un amministratore delegato che abbia i poteri necessari secondo quanto la legge Gentiloni aveva previsto con un arricchimento di responsabilità dell’amministratore delegato”.
Mentre sull’emendamento inserito all’improvviso, Veltroni si chiede “perché ci sia stato bisogno di introdurre surrettiziamente un tema di questo genere quando mi pare sull’argomento occorra aprire un dibattito parlamentare”
Veltroni poi ribadisce che il PD giudicherà dai provvedimenti e non dagli annunci, già a partire
da quello di Scajola di un possibile ritorno in Italia del nucleare.
“Non siamo in campagna elettorale – sottolinea il leader del PD – agli annunci devono corrispondere dei provvedimenti; se ci saranno li giudicheremo nel merito”. E aggiunge: “Non si capisce che tempi ci siano, non si capisce di quale generazione di energia nucleare. E’ chiaro che si tratta di un approccio qualitativamente diverso”.
Anche per quanto riguarda Alitalia, Veltroni si chiede a che punto sia la formazione dell’eventuale cordata italiana, sbandierata ai quattro venti durante la recente campagna elettorale dal PDL.
“E’ una questione urgente”, ricorda il segretario del PD perché legata al prestigio internazionale del Paese e perché in ballo ci sono migliaia di posti di lavoro.
“Il tempo scorre – precisa Veltroni – e con esso scorrono le risorse disponibili del prestito ponte, ma non emerge una soluzione alternativa ad Air France che è stata messa alla porta”.
Ma Veltroni spinge anche per la questione legata al Malpensa, che, secondo il leader PD, dovrebbe essere separata da Alitalia.
“C’è bisogno – si augura Veltroni – di altre linee ed altri voli per separare il destino di Malpensa da Alitalia e per il bilanciamento a favore di Malpensa e di questa parte di territorio del Paese”.
Anche la scelta di realizzare l’incontro del governo ombra a Milano non è casuale.
“Abbiamo riunito il governo ombra a Milano – spiega Veltroni – perché vogliamo sottolineare l’importanza della città per il Paese”.
Infatti anche quando si trattò di organizzare l’assemblea costituente la scelta, come ha ricordato lo stesso Veltroni, cadde già allora sul capoluogo lombardo.
“L’attenzione per questa particolare area del Paese, importante dal punto di vista economico, sociale, culturale e politico – ribadisce Veltroni – l’avevamo sottolineata anche in occasione dell’assemblea costituente che avevamo tenuto proprio qui a Milano. I risultati elettorali anche in Lombardia sono stati soddisfacenti e il Partito Democratico moltiplicherà gli sforzi per accrescere il consenso”.