Dai Verdi forte critica al piano di rilancio del nucleare

di isayblog4 14 views0

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Il governo Berlusconi e gli industriali di Confindustria sembrano decisi a puntare sul ritorno al nucleare, almeno a giudicare dalla parole del ministro dello Sviluppo economico Scajola e di Emma Marcegaglia. Secca la replica degli ambientalisti, Verdi e anche del Pd, nonostante i numerosi canali di collaborazione aperti con l’attuale premier.

“Il nucleare e’ una scelta sbagliata perche’ e’ antieconomica, vecchia e pericolosa”, ha detto Angelo Bonelli, esponente dei Verdi, per il quale “l’energia atomica da fissione non ha risolto i gravissimi problemi delle scorie radioattive e dei costi enormi. Questi problemi hanno gia’ portato importanti paesi europei come Svezia, Germania ed Olanda ad uscire dal nucleare e a puntare con forza su energie pulite, rinnovabili esicure”. I Verdi lanciano il monito e annunciano anche la possibilità di mobilitarsi insieme alle altre forze per indire un nuovo referendum dopo quello del 1987 che segnò la fine dell’energia atomica nel nostro Paese.

“Se il governo Berlusconi -ha rilanciato Bonelli- vorra’ portare il Paese in questa follia, un incidente ad una centralenucleare puo’ distruggere la vita per secoli, saremo pronti a proporre un nuovo referendum come abbiamo fatto oltre 20 anni. L’Italia deve dire si’ all’idrogeno ed all’energia solare”.

Per Roberto Della Seta, ex presidente di Legambiente, deputato e responsabile ambiente del Pd, “il ritorno al nucleare in Italia e’ una strada vecchia, ideologica, velleitaria e impopolare: c’e’ da sperare che il governo Berlusconi invece di imboccare questo tunnel senza uscita, lavori con forza per rispondere in modo moderno e innovativo ai problemi epocali posti dal caro-petrolio e dai mutamenti climatici: cioe’ puntando sull’efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili”.

Per Della Seta “anziche’ inseguire improbabili fughe all’indietro, la via maestra per ‘rottamare’ l’oro nero e’ scoprire finalmente il nostro oro giallo, l’energia del sole. Le attuali tecnologie nucleari -spiega- non hanno risolto i problemi di sicurezza e impatto ambientale, e questa e’ la ragione per cui da oltre dieci anni nessun Paese industrializzato, nemmeno quelli che hanno piu’ nucleare, hanno piu’ costruito nuove centrali”.

Per l’ex presidente di Legambiente, ”e’ giusto che l’Italia s’impegni nella ricerca per il nucleare sicuro, ma oggi la priorita’ e’ migliorare l’efficienza energetica e sviluppare le energie rinnovabili: in entrambi i campi siamo agli ultimi posti in Europa, e in particolare, e’ una vera insensatezza che in quello che per tutto il mondo e’ il Paese del sole l’energia solare, da tutti gli esperti considerata la risorsa energetica risolutiva per il futuro, sia sostanzialmente inesistente”.

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