Pacchetto sicurezza, pacchetto fiscale ed emergenza rifiuti al Cdm di Napoli

di isayblog4 12 views0

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Il Consiglio dei ministri di Napoli ha dato il via libera al pacchetto di misure sulla sicurezza e al pacchetto fiscale. Presi i primi provvedimenti per risolvere l’emergenza rifiuti in Campania.

LE NORME SULLA SICUREZZA
Il provvedimento relativo alla sicurezza è composto da tre disegni di legge e da un decreto legge. A quanto si apprende è confermato l’inserimento all’interno di uno dei disegni di legge del reato di clandestinità, mentre all’interno del decreto sarebbe prevista l’aggravante per chi delinque in condizioni di clandestinità.
“Era necessario garantire ai cittadini il diritto di non avere più paura – ha detto il premier Silvio Berlusconi -. Entro due mesi tutte le nuove norme saranno approvate”.
Tra le novità, pene più severe per chi affitta abitazioni a immigrati clandestini e per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, oltre che il divieto di patteggiamento in appello per i reati di mafia.
Altre norme saranno inserite in un disegno di legge che dovrà essere prima approvato dal Parlamento, dove però gli sarà riservata una corsia preferenziale: tra i nuovi provvedimenti ci sono aggravanti per reati su anziani e disabili, uno stop ai matrimoni di convenienza (obbligo convivenza di due anni), norme più severe per la tutela del decoro urbano, l’istituzione del reato di accattonaggio e perdita di potestà per chi usa i bambini per questa attività, l’istituzione del reato di immigrazione clandestina, l’estensione fino a 18 mesi della detenzione nei per poter procedere al meglio alle procedure di riconoscimento e norme più severe per i trasferimenti all’estero di denaro. Viene inoltre resa più semplice la confisca dei beni dei mafiosi.

IL PACCHETTO FISCALE
Il pacchetto fiscale contiene invece l’ abolizione dell’Ici sulla prima casa e la detassazione degli straordinari per i lavoratori dipendenti del comparto privato. Sulle ore lavorate in straordinario il governo ha previsto una cedolare secca del 10% e l’aliquota si applica fino ai redditi non superiori ai 35 mila euro.
Questi provvedimenti dovrebbero avere un costo di 2,7-2,8 miliardi di euro, che “saranno tutti coperti interamente da tagli di spesa”. Tagli di spesa che, secondo il premier, andranno ad incidere soprattutto “sui regali e sulle spese capriccio fatte in particolare dalla precedente amministrazione”. In particolare si interverrà sugli effetti previsti dal decreto ‘milleproroghe’ che aveva stabilito fondi per vari scopi.
La detassazione degli straordinari non è al momento prevista per tutti i lavoratori statali e quindi anche le forze dell’ordine.
“Il lavoro pubblico deve subire una profonda riforma – ha precisato il ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta -. Proprio nel pubblico impiego ci sono infatti le maggiori sacche di improduttività e a queste occorre mettere mano”.
La “ristrutturazione” del mutuo, ha poi spiegato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, prevede che la rata da variabili diventi da variabile a fissa e che si attesti sul livello del 2006: alla fine del finanziamento bisognerà valutare se nel frattempo i tassi saranno saliti il finanziamento stesso avrà una durata prolungata; se invece nel frattempo i tassi saranno scesi e quindi la rata del 2006 sarà risultata superiore a quanto si sarebbe pagato con il tasso variabile, i soldi pagati in più saranno restituiti. “I dettagli dell’operazione – ha spiegato ancora – verranno presto messi a punto”.
Il Consiglio dei ministri non avrebbe, invece, deciso nulla in merito alla riedizione del bonus bebé, come invece era stato ipotizzato nei giorni scorsi.
Quanto al prestito ponte per Alitalia, questo verrà utilizzato per il patrimonio netto comne ha confermato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti precisando che “si tratta di una misura temporanea”.
“Il nostro Paese sconta tre grossi problemi – ha evidenziato Berlusconi in conclusione-: il costo della pubblica amministrazione, il peso del debito pubblico e la piaga dell’evasione fiscale. E poi ci dovremo occupare di giustizia civile, della formazione civile e di tutti i gap che contribuiscono all’arretramento del nostro Paese rispetto alle altre nazioni europee”.

L’EMERGENZA RIFIUTI
Il primo segnale del governo per fronteggiare l’emergenza rifiuti in Campania arriva con la nomina di Guido Bertolaso a sottosegretario.
Per l’attuale capo del Dipartimento della Protezione civile, si tratta di una delega pesante e di alto valore simbolico per una città come Napoli alle prese da tempo con il problema dell’immondizia.
A questo riguardo, il Consiglio dei ministri che si è tenuto alla Prefettura di Napoli ha varato un decreto legge che delinea una mappa delle discariche necessarie per affrontare l’emergenza rifiuti in Campania. I siti individuati sarebbero otto. I nomi, tuttavia, sono ancora secretati ma contenuti nella nota tecnica allegata al provvedimento.
Per superare l’emergenza rifiuti saranno inoltre costruiti più di tre termovalorizzatori. Ai tre già in programma (Acerra, S.Maria La Fossa e Salerno) se ne dovrebbe quindi aggiungere almeno un altro. E ancora: 7 impianti di combustione dei rifiuti saranno chiusi e trasformati in impianti per il compostaggio di qualità. Questo, ha spiegato Berlusconi, “permetterà la raccolta differenziata”.
Fra i provvedimenti stabiliti per mettere fine all’emergenza rifiuti anche il controllo delle discariche da parte dei soldati. Le discariche diventeranno infatti zone d’interesse strategico nazionale e saranno quindi equiparate a strutture militari.
Previsto inoltre il carcere per chi ne impedirà l’apertura o provocherà disordini. Il reato, ha spiegato Berlusconi, prevede l’arresto “da tre mesi ad un anno” mentre per chi si rende promotore di disordine le pene sono maggiori.
“Lo Stato tornerà ad essere Stato – ha assicurato il Cavaliere- non sono più accettate minoranze che fermano i lavori o che si oppongono allo smaltimento dei rifiuti”.

www.noipress.it

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