L’Italia dei Valori propone la sua ricetta su giustizia e sicurezza

di isayblog4 13 views0

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L’Italia dei Valori ha illustrato oggi in una conferenza stampa sette progetti di legge in tema di Giustizia e Sicurezza. Un pacchetto di controproposte già presentato in Parlamento per migliorare e garantire la sicurezza dei cittadini. Misure che vanno dalla prevenzione e contrasto dell’immigrazione clandestina, compreso l’inasprimento delle pene per chi la sfrutta, all’istituzione della banca dati del Dna e dello sponsor; dal giro di vite sulla criminalità organizzata alle misure per accelerare il processo penale e garantire la certezza e l’effettività della pena. Il pacchetto è stato messo a disposizione anche del Pd.

Il cuore della nostra proposta non è il reato di immigrazione clandestina, inutilizzabile e assolutamente demagogico, una vera e propria bufala che avrebbe un unico effetto, ovvero, quello di creare ”650 mila criminali a piede libero” di cui non si saprebbe che farne una volta arrestati. Noi proponiamo qualcosa di diverso. Per noi il contrasto all’immigrazione clandestina deve essere un reato che scatta solo se la persona che arriva nel nostro Paese impedisce la sua identificazione. Non capiamo perché questo debba valere per un italiano e non per un immigrato.

Questo è quanto prevede la nostra proposta. L’immigrato senza permesso di soggiorno, viene fermato e portato nei centri di identificazione amministrativa, che prenderanno il posto degli attuali Cpt. Centri e non più carceri, nei quali viene garantita la permanenza obbligatoria. Se non c’è la collaborazione dell’immigrato a fornire le sue generalità per consentirne l’identificazione, soprattutto in merito al paese di provenienza, allora questo viene trattenuto per tutto il periodo consentito dalla legge. Se ancora persiste il rifiuto a non collaborare per l’identificazione, è allora, e solo allora, che scatta il reato di mancata identificazione. A questo punto c’è “il fermo immediato e il processo per direttissima”. Al contrario, chi collabora per la propria identificazione viene espulso se clandestino, ma avrà riconosciuto una sorta di titolo premiale e preferenziale” per rientrare in Italia con regolare permesso.

Agli “amici” del Pd, abbiamo consegnato il nostro contropacchetto sulla sicurezza e speriamo che vi sia un confronto. Ma piu’ ancora l’auspicio e’ che il Governo, quello in carica, “possa trarre indicazioni e convenire su alcune misure”. Gia’, perche’ una cosa e’ certa: un pacchetto sicurezza deve esserci, serve al paese”.

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