A rischio la visibilità dell’informazione del Tg3, a rimetterci questa volta è il Tg e la sua eccellente redazione. Il consiglio di amministrazione della Rai ha votato all’unanimità il piano di redistribuzione degli spazi informativi sulle tre reti prevedendo uno spostamento dell’edizione notturna del Tg e di Primo Piano, il seguito e accurato programma di approfondimento, a notte fonda, un orario improbabile. Al suo posto un show di Serena Dandini, sicuramente un intrattenimento di qualità ma niente a che vedere con l’informazione, tra l’altro molto seguita di quelle edizioni proprio in quella fascia oraria.
La redazione naturalmente non è rimasta con le mani in mano e ha deciso di realizzare un video comunicato, proprio per dare un certo risalto alla decisione del Cda Rai, in cui in pochi minuti vengono mostrati i volti di quanti hanno regalato momenti di giornalismo approfondito in tarda serata, lontano dai sensazionalisti fuorvianti di altre trasmissioni in onda più o meno alla stessa ora.
In un comunicato il Comitato di redazione del Tg3 ha chiesto di annullare la decisione del Cda della Rai. «Chiediamo – si legge nella nota – il congelamento del progetto. Chiediamo di ridiscutere tutti gli spazi informativi della nostra testata, come chiede anche il nostro direttore. Non siamo disposti ad abbandonare i cittadini del servizio pubblico che da sempre ci chiedono nuovi spazi per raccontare i fatti e i misfatti di questo paese. Anche questa è democrazia. Non siamo assolutamente disposti – concludono – a delegare a nessuno il nostro diritto dovere di fare informazione».
In un’intervista rilasciata a Repubblica il direttore del Tg3 Di Bella, ovviamente irritato dalla decisione, spera di poter trattare un rinvio con l’azienda anche se era convinto insieme alla redazione che il piano sarebbe stato poi discusso con l’arrivo dei nuovo direttore generale. “Invece due giorni fa Giancarlo Leone (vicedirettore generale Rai) – ha detto Di Bella nell’intervista – mi ha comunicato il cambiamento per metà ottobre. Al tg3 sanno che questo progetto non è farina del mio sacco, siamo messi in difficoltà e la redazione difende legittimante i suoi spazi”. E aggiunge: “E’ legittimo che l’azienda punti all’innovazione, dovremmo però avere il tempo di lavorarci. Se il cambiamento si facesse a gennaio sarebbe meglio”.
Non siamo quindi di fronte a un nuovo editto bulgaro sferrato dal centrodestra appena insediatosi al governo, durante il Berlusconi III, dal 2001 al 2006, ai danni di Enzo Biagi, del comico Daniele Luttazzi e di Michele Santoro. Ma siamo di fronte invece ad una precisa linea aziendale decisa già da tempo.
Dopo il comunicato del Tg3 è seguita una vera e propria polemica montata da alcuni esponenti politici volta a strumentalizzare la vicenda ai danni del centrosinistra, in particolare nei confronti del PD. Su diversi organi di stampa si poteva leggere una scelta vista a favore del PD. Walter Veltroni ha subito replicato alle accuse sottolineando la propria estraneità ai fatti, difendendo l’operato della redazione del TG3 e del direttore Di Bella e definendo sbagliata la decisione dello spostamento d’orario degli spazi dedicati all’informazione.
“Vedo che qualche esponente politico – ha dichiarato Veltroni – insiste, per evidenti manie di protagonismo, a coinvolgere il PD e il suo segretario nella polemica relativa all’annunciata scelta aziendale della Rai che dovrebbe penalizzare gli spazi informativi del Tg3 in seconda serata. Non so di cosa stiamo parlando. Nessuno mi ha mai detto nulla prima, come è giusto e normale che sia”
E precisa: “ Ho appreso di questa decisione ieri leggendo i giornali scoprendo di aver avuto un ruolo nella vicenda. Tutto questo è paradossale e grottesco. E non va a merito né dei quotidiani che hanno pubblicato il mio nome né dei politici che l’hanno strumentalizzato. “
Veltroni dunque ribadisce la strumentalizzazione della vicenda ai danni del PD e aggiunge: “Se poi mi si chiede un parere, voglio dire che considero sbagliata la decisione di ridimensionare uno spazio informativo prezioso che in questi anni ha contribuito ad offrire ai cittadini un’ informazione equilibrata e corretta. Ho grande stima del direttore Di Bella e della sua redazione. E mi auguro che questo patrimonio di professionalità possa sempre di più essere valorizzato.”
A sottolineare l’estraneità di Veltroni nella decisione di inserire “Parla con me”, lo show della Dandini, al posto di Primo Piano, è proprio Serena Dandini anch’essa intervistata da Repubblica sulla vicenda del Tg3 dopo essere stata accusata di aver scalzato in qualche modo lo spazio informativo del Tg3.
“Io non ho scalzato nessuno”, ha dichiarato la Dandini. “E’ da un anno che lavoro a questo progetto in sinergia con Rai Tre che cambia palinsesto”. E precisa: “E’ la Rai che mi ha chiesto di sperimentare un nuovo talk show. Figuriamoci se sono contro il Tg3: io so che Di Bella ha approvato il piano editoriale”
Alla domanda poi del perché la scelta sia ricaduta proprio su di lei, la Dandini è molto chiara e soprattutto seria: “Io trovo offensivo il gossip, dire che io faccio questo programma perché lo ha voluto Veltroni. E’ calunnioso e offensivo parlare di me come dell’ancella della politica. Io lavoro in Rai da vent’anni…”