Sparisce il ministero per le Comunicazioni, assorbito, a quanto si apprende, dal dicastero dello Sviluppo Economico, che sarà guidato da Claudio Scajola. Questa è la novità più inquietante di questo Berlusconi IV. Non è un caso e non rientra, così come sicuramente vorranno lasciarci intendere, nel piano di contenimento del numero dei dicasteri imposto dall’ultima Finanziaria del governo Prodi, visto che sono stati creati ministeri quantomeno originali come quello per la delegificazione che sarà guidato da Calderoli.
E’ un segnale preoccupante che non lascia presagire nulla di buono riguardo alla strategia del futuro Governo Berlusconi in materia di conflitto di interessi e di libera informazione. Non vogliamo arrivare a facili equazioni ma se il buongiorno si vede dal mattino, questioni dirimenti come il conflitto di interessi che Berlusconi premier continua a portare in dote, unico caso non solo in Europa ma nel mondo, e la libera informazione, condizioni essenziali per la vita democratica di un Paese, nella migliore delle ipotesi, saranno declassate a questioni poco significative e marginali.
Se così sarà, Italia dei Valori si impegnerà fino in fondo perché nel Parlamento e nel Paese si riportino al centro del dibattito queste due questioni fondamentali. Sono i cittadini a chiedercelo.