Silvio Berlusconi è salito al Quirinale, poco prima delle 13, per un colloquio con il presidente Napolitano durato 40 minuti. L’incontro tra il presidente del Consiglio in pectore e il capo dello Stato ha preceduto di poche ore l’avvio delle consultazioni da parte del presidente della Repubblica per la nascita del nuovo esecutivo. Berlusconi era accompagnato da Gianni Letta e all’uscita non ha rilasciato dichiarazioni. Anche il Quirinale mantiene il massimo riserbo sui contenuti del colloquio che sarebbe servito per uno scambio di valutazioni sul procedimento di formazione del nuovo governo.E questo pomeriggio al Quirinale è iniziata la prima giornata di consultazioni per la formazione del nuovo governo. Napolitano ha poi ricevuto il presidente del Senato, Schifani e il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Seguiranno i rappresentanti dei gruppi parlamentari fino al pomeriggio del 7 maggio quando le consultazioni si concluderanno con i presidenti emeriti della Repubblica.
Calderoli: “4 ministeri alla Lega”
“Abbiamo chiuso l’accordo e per me ci sarà un ministero con sorpresa”. Lo ha detto Roberto Calderoli, senatore del Carroccio, annunciando l’intesa sulla formazione del nuovo governo. La Lega avrà “quindi – spiega Calderoli – due ministeri con portafoglio, due senza e un viceministro”.
“Calderoli farà il ministro, farà il ministro”. Lo aveva del resto ribadito Umberto Bossi rispondendo poco prima alle domande dei giornalisti sulle polemiche seguite alle parole di Gheddafi riguardo ad un incarico a Calderoli nel prossimo governo che, secondo il figlio del colonnello, avrebbe avuto pesanti ricadute sulle relazioni con il mondo arabo.
Bossi, già che c’era, non si era fatto scappare un’altra opportunità, quella di ribadire alla stampa che senza la Lega Berlusconi non ce l’avrebbe fatta. Come a dire 2-0 palla al centro.
E Calderoli arriva nel cortile di Montecitorio dove si trova anche il leader del Carroccio Umberto Bossi per spiegare che ha lavorato fino a notte fonda con Silvio Berlusconi per trovare un’intesa: ”Abbiamo lavorato fino alle due e mezza di notte con Berlusconi. E abbiamo elaborato un nuovo ministero, una cosa che non c’è mai stata”.
Ai cronisti che insistono per cercare di sapere quale sia la ‘sorpresa’ Calderoli replica solamente: ”Questo spetterà al presidente Berlusconi, ma si tratta di una cosa che gli italiani aspettano e che gli darà molta gioia”.
Per quanto riguarda le caselle, sotto il pressing dei giornalisti che chiedono se ci sia la conferma di Roberto Maroni all’Interno, di Luca Zaia all’Agricoltura e di Roberto Castelli viceministro alle Infrastrutture, arriva il sì di Bossi, che annuisce con il capo e, poco dopo, quello anche di Calderoli.
Per quanto riguarda il leader della Lega, è lo stesso Calderoli a spiegare che ”lui farà il ministro delle Riforme costituzionali, si occuperà del federalismo fiscale. Io, invece, mi potrei occupare della legge elettorale”, aggiunge ridendo. E a chi gli chiede di commentare quanto detto da Bossi in mattinata circa la possibilità di guidare un ministero del Parlamento del Nord, Calderoli replica solo sorridendo.
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