“Possiamo con buoni motivi dire che il messaggio, l’eredità spirituale e morale della Resistenza, vive nella Costituzione: in quella Costituzione in cui possono ben riconoscersi anche quanti vissero diversamente gli anni 1943-45, quanti ne hanno una diversa memoria per esperienza personale o per giudizi acquisiti”. E’ quanto affermato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della celebrazione del 63° Anniversario della Liberazione a Genova.
“La Carta costituzionale – di cui stiamo celebrando il sessantesimo anniversario – ha continuato il Capo dello Stato – costituisce infatti la base del nostro vivere comune e della nostra rinnovata identità nazionale. “Nessuna delle forze politiche oggi in campo” – desidero ribadire quel che ho detto dinanzi al Parlamento – può rivendicarne in esclusiva l’eredità”. E’ un patrimonio che appartiene a tutti e vincola tutti.
Naturalmente, la Costituzione poteva solo offrire la trama della nuova Italia sperata e invocata a mano a mano che progrediva la guerra di Liberazione, e all’indomani della sua conclusione. Non ne potevano nascere già definiti nella loro concretezza la società e lo Stato corrispondenti al dettato costituzionale. Dare attuazione a quei principi ha richiesto e richiede un impegno civile, culturale e politico, che non si dà una volta per tutte, che va sempre rinnovato e fatto rivivere, con l’apporto essenziale delle nuove generazioni. Impegno ed apporto – ha proseguito il Presidente Napolitano – che possono essere sollecitati dal sempre più significativo collocarsi della nostra Carta e del nostro patrimonio costituzionale nel grande quadro del processo di costruzione dell’Europa unita”.
Napolitano a Genova: L’eredità spirituale e morale della Resistenza vive nella Costituzione
di 25 Aprile 2008 18:33 17 views0