Berlusconi: Rutelli è un voltagabbana di cui non fidarsi

di isayblog4 18 views0

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“Francesco Rutelli è un voltagabbana di cui proprio non riesco a fidarmi, perche’ non riesco a individuarne l’identita’: perche’ cambia tutte le volte a seconda degli interlocutori. E questo per me e’ un vizio abbastanza importante”.

Lo ha affermato Silvio Berlusconi a Nuova Spazio Radio, parlando del candidato sindaco del Pd a Roma Francesco Rutelli e ricordando il suo passato . “Non lo capisco. Lui era amico di Craxi, era un mangiapreti uno che non era cattolico e non andava in chiesa. Ora, invece, va in chiesa anche due volte alla domenica, per farsi vedere. Ma c’e’ una sua frase che mi fa velo. Non riesco a togliermi dalla mente quando, dopo essere stato amico di Craxi ed essersi anche rivolto a lui per chiedere dei favori, sostenne: ’vorrei vedere Craxi in galera che consuma il rancio’. Ecco questa e’ una frase che non si dovrebbe dire neanche per il proprio peggior nemico”.

Tornando alla sfida di domenica e lunedì, Berlusconi ha sottolineato: “Credo che tutti i romani conoscano bene lo stato in cui versa Roma, al di la’ della propaganda della sinistra. L’eredita’ della sinistra e’ sotto gli occhi di tutti: non solo sul piano della sicurezza, ma anche dell’assistenza e delle infrastrutture. Se vincesse Rutelli, non ci sarebbe nessun cambio, ma le solite amicizie con gli amici degli amici”. Berlusconi ha osservato che gli “piacerebbe collaborare da presidente del Consiglio con un sindaco di Roma che condivide le mie idee. Alemanno lo conosco bene. Ci ho lavorato per cinque anni insieme al governo, so che lavora bene: ha una volonta’ di ferro, e’ un cane da polpacci per ottenere quello che gli viene promesso”.

E quanto al capitolo sicurezza, Berlusconi ha commentato che quella dei braccialetti proposta da Rutelli “e’ una boutade. La soluzione al problema della sicurezza sta nel mettere i poliziotti ed i carabinieri di quartiere: un esercito del bene che si frapponga tra i cittadini e l’esercito del male. A monte servono anche altre cose: chiudere le frontiere, applicare la legge Bossi-Fini, espellere gli stranieri che sbagliano, meno lassismo della magistratura che libera i criminali dopo una settimana dalla cattura, con il risultato che magari i poliziotti se li ritrovano a irriderli nello stesso posto in cui una settimana prima li avevano arrestati. E poi, pene piu’ severe e certe soprattutto per i recidivi, non importa che siano italiani o stranieri”.

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