Comizio per Veltroni in Piazza Duomo a Milano

di isayblog4 26 views0

Spread the love

La giornata milanese del candidato del Pd, Walter Veltroni, si chiude la sera in Piazza Duomo, gremita nonostante la pioggia.

Una partecipazione forse superiore alle attese nel capoluogo lombardo e Veltroni ringrazia «i centomila presenti che per me hanno un sapore del tutto particolare come i centomila di Napoli». Sul palco, oltre ai candidati Pd della Lombardia, anche diversi personaggi da Gino e Michele a Roberto Vecchioni a Linus. Presenti anche Roberto Colaninno, padre di Matteo Colaninno, capolista alla Camera in Lombardia 1, ad Afef Jnifen alle figlie di Enzo Biagi, e Bice e Carla.

«Sono ottimista, non solo perchè ho il dovere di esserlo ma anche perchè ho visto questo Paese. Sono ottimista con la ragione e sono ottimista con il cuore» dice Veltroni all’inizio del suo comizio.

Poi un abbraccio particolare alle figlie di Biagi: «Enzo Biagi è stato uno dei più grandi giornalisti italiani che ha sofferto una discriminazione dovuta al suo coraggio e alla sua onestá di giornalista». Il pubblico applaude e grida «Enzo. Enzo».

Veltroni continua facendo un bilancio del suo giro elettorale dell’Italia, sostenendo di «essere pronto a ricominciare il giro di tutte le province italiane, l’Italia è un Paese bellissimo che si deve amare di più. Queste piazze dimostrano che c’è una vera voglia di politica e di partecipazione, altro che antipolitica».

Una partecipazione che secondo Veltroni è declinata al futuro: «C’è bisogno di voglia di futuro, anzi semplicemente di voglia di presente. Noi abbiamo parlato di Internet, di una politica moderna e ci siamo sentiti rispondere da voci che venivano dal passato.
Cosa c’entra lo stalinismo o la rievocazione a Pontida del giuramento del 1100?. Io ho rispetto per tutti gli elettori – aggiunge – e per la loro buona fede ma se fossi un elettore leghista e sentissi ogni lunedì da vent’anni parlare di rivoluzione, inizierei a insospettirmi».

È una critica che Veltroni da tempo fa al partito di Umberto Bossi che – dice – il lunedì parla di secessione «e poi il martedì ci sono le macchine blu in doppia fila davanti ai ristoranti di Roma». Ma la sua è una critica che fa a Berlusconi, seppure, come al solito, senza nominarlo: dalla destra è stata chiesta «una scomunica dell’inquilino del Quirinale. Ma di che stiamo parlando?»

da: www.partitodemocratico.it – fonte: corriere.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>