Roma – E’ già scontro all’interno del centrodestra tra Pdl e Lega, anche se ora Berlusconi nega esista un caso Bossi. “Se il PdL vincerà le elezioni non avrà problemi da Bossi che d’altra parte non intralciò mai l’azione del precedente esecutivo Berlusconi, come invece fece l’Udc”. Lo ha detto Silvio Berlusconi in un’intervista su Rai News 24. “Non si è mai verificato nei 5 anni del nostro governo – ha detto Berlusconi – che ci fosse un solo punto in cui la Lega ha contrastato l’esecutivo. I contrasti sono venuti dall’Udc”.
Il segretario della Democrazia Cristiana per le Autonomie Gianfranco Rotondi, uno degli alleati più stretti del leader del PdL, però puntualizza: “Quelle di Bossi sono battute, si capisce, e, appunto per questo, non vanno strumentalizzate dalla sinistra. Una forza di governo, però, deve pesare le parole e noi vogliamo che Berlusconi torni al governo con una Lega protagonista della ripresa italiana”.
Walter Veltroni intanto ha buon gioco a cavalcare la sparata: “Quelle schede sono il prodotto di una legge elettorale fatta dal suo collega di partito Calderoli – dice il candidato premier del Pd – sono il frutto di un provvedimento di legge firmato dal principale esponente dello schieramento a noi avverso, allora presidente del Consiglio, e dal ministro degli Interni. Quindi vuole imbracciare i fucili e cacciare i suoi colleghi di coalizione”.
Bossi ministro? “Vedremo”
“A me non ha chiesto niente nessuno e poi le condizioni di salute sono quelle che sono…”. Così Berlusconi, ad Alghero per la campagna elettorale, ha risposto a una giornalista che gli chiedeva quante possibilita’ ci siano che Bossi possa diventare, in caso di vittoria elettorale, ministro del futuro governo del Pdl
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