Casini rilancia l’appello della FAVO per i malati di cancro

di isayblog4 19 views0

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“Le forze politiche, soprattutto, hanno il dovere e la responsabilita’ di offrire ai malati di tumore e ai loro familiari le condizioni migliori sia per la cura che per la riabilitazione”. Così, in una lettera al presidente della Favo (Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia), Francesco De Lorenzo, il leader dell’Udc Pierferdinando Casini ha accolto l’appello dei malati di cancro lanciato dalla Favo con una lettera ai candidati premier in marzo.
Casini assicura il proprio impegno a “lavorare, al Governo o in Parlamento – si legge nella missiva – per compiere le scelte strategiche necessarie ad assicurare ai malati cronici e ai guariti un’adeguata assistenza socio-sanitaria, garantire la riabilitazione oncologica dal momento della diagnosi, applicare correttamente le leggi a tutela dei malati e delle loro famiglie, fare nuove leggi per assicurare il diritto al lavoro durante e dopo le cure, favorire la somministrazione appropriata dei nuovi farmaci mirati, e rendere effettiva l’accessibilita’ alla terapia del dolore mediante la semplificazione delle procedure”.

Per Casini, “e’ la campagna elettorale il momento in cui la politica dovrebbe occuparsi con serieta’ di cose serie”. E “una delle piu’ serie e’ la sanita’. In particolare – continua – vorrei assicurare al professor Francesco De Lorenzo tutto l’appoggio, mio e dell’Udc, alla Favo. La gravita’ e incidenza dei tumori nelle dinamiche sociali e’ dimostrata dai 195 mila morti di cancro ogni anno in Italia e dai ben 6 milioni di italiani coinvolti direttamente o indirettamente in vicende che accompagnano queste malattie cosi’ temibili e dolorose”.
“Nessuno ha il diritto di guardare dall’altra parte e considerare il problema come estraneo”, prosegue. “E’ vero – aggiunge – bisogna considerare alcune spese necessarie” e “doverose”, e “quindi un vero e proprio investimento nella salute. La situazione di tanti malati che sono riusciti a sconfiggere la malattia e ne combattono le conseguenze, fisiche e psicologiche, impone l’uso di risorse come una ’misura di accantonamento’ per prevenire i disagi, individuali e sociali, di milioni di persone’. Il sistema sanitario non puo’ restare inerte di fronte alla grande sfida che i ’guariti’ si trovano ad affrontare usciti dal tunnel. Secondo il numero uno dell’Udc, dunque, “anche la riabilitazione dev’essere un diritto garantito, non negato come spesso succede, e dev’essere riconosciuta come una priorita’ da perseguire a livello nazionale e regionale”, dice.

“Bisogna poi semplificare l’iter dei diritti previdenziali – continua Casini- evitando l’obbligo per chi chiede l’assegno d’invalidita’ di dichiarare all’Inps di non svolgere attivita’ lavorativa. Un autentico paradosso disincentivare il lavoro, quando il mantenimento di un legame sia pur minimo col mondo produttivo e’ precondizione di una ritrovata qualita’ della vita per chi ha tanto sofferto e ancora soffre. E’ giusto quanto propongono il professor De Lorenzo e la Favo riguardo al mercato del lavoro, cioe’ introdurre la possibilita’ di passare dal tempo pieno al tempo parziale per potersi meglio curare, mantenendo il diritto a riprendere l’orario normale appena sara’ possibile”.

“Altri adeguamenti vanno realizzati rispetto alla diversita’ dei contratti di lavoro, perche’ non vi siano regole discriminatorie. Accogliamo, infine – puntualizza Casini – la proposta di istituire un fondo ad hoc per i farmaci innovativi ad alto costo in oncologia, cosi’ come quella di semplificare le procedure per la prescrizione dei farmaci contro il dolore”.

“In generale – sostiene – riteniamo che siano necessari piu’ interventi di carattere sociale e finanziario, ma anche sanitario e assistenziale, a sostegno di chi deve affrontare una emergenza come il tumore. Prevediamo per gli anziani non autosufficienti, cosi’ come per i diversamente abili, bonus e detrazioni, strutture residenziali idonee, interventi a favore della permanenza in ambito familiare e in quello sociale di provenienza, aiuti alle famiglie anche in ordine al mutuo della casa. Bisogna dare un forte impulso anche all’assistenza domiciliare, attraverso reti integrate di servizi sul territorio”. Casini conclude: “Auguro al professor De Lorenzo e alla Favo di riuscire, nell’interesse dei malati e dei loro familiari, e cioe’ di milioni di cittadini italiani, a scuotere la pubblica opinione e incalzare le istituzioni ad affrontare con tempestivita’ problemi gravi che richiedono per essere risolti solo la nostra attenzione”.

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