Air France-Klm ha inviato questa notte la proposta di accordo quadro ai sindacati per la soluzione della vertenza Alitalia. La bozza conferma il numero di 2.100 esuberi: 1.500 per Alitalia, 100 tra i dipendenti all’estero e 500 tra le attività di Az Servizi. E’ previsto un forte piano di accompagnamento sociale: il gruppo Air France-Klm, viene sottolineato, “ha scelto come linea di condotta di non abbandonare nessun dipendente”.
Nella proposta è prevista la riduzione della flotta, con la messa a terra di 37 aerei passeggeri e 3 full cargo, settore che proseguirà l’attività sino al 2010, quando terminerà il servizio con il fermo degli altri due aeromobili. Dal 2010 al 2018 “la flotta a lungo raggio dovrebbe essere aumentata di 8 nuovi aeromobili, qualora le condizioni di mercato lo consentissero”, mentre lo sviluppo della flotta a medio raggio “sarà probabilmente inferiore a causa della crescente concorrenza dei vettori low-cost e dell’alta velocità su rotaia”.
La proposta di accordo quadro è accompagnata da un documento che spiega la “visione strategica” del progetto di acquisizione di Alitalia e da una lettera del presidente di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta. “Non possiamo andare oltre – scrive Spinetta ai sindacati – senza rimettere in discussione le fondamenta stesse del nostro progetto per Alitalia”. Spinetta ribadisce che “il piano industriale è costruito con il solo obiettivo di permettere ad Alitalia di riannodare l’attività al circolo virtuoso della crescita redditizia e dunque di ristabilire le basi di un futuro sviluppo ambizioso”. Nel secondo punto della lettera, Spinetta spiega che “le misure sociali che accompagnano il piano industriale sono costruite per limitare le situazioni più difficili di licenziamento e offrire a ciascuno un ‘filo di sicurezza’. Ciò spiega l’utilizzo di pensionamenti e prepensionamenti. Questo approccio è evidentemente esigente poiché implica mobilità professionali, formazioni, cambiamenti di qualifica che dovranno essere gestiti progressivamente durante la durata del piano”. Infine, scrive il presidente di Air France-Klm nel terzo punto, “è evidente, le misure sociali dovranno essere definite precisamente alla fine nelle loro procedure di applicazione e nelle condizioni finanziarie. Questo sarà l’oggetto di negoziazioni particolari che si dovranno realizzare per ciascuna delle categorie di personale”.
Fonte: www.confcommercio.it