“Per ora c’e’ in campo solo Air France. Tutto il resto “è virtuale”. Dario Franceschini, vicesegretario del Partito Democratico interviene sulla delicata questione relativa al futuro di Alitalia, riferendosi all’ipotesi di cordata italiana avanzata da Berlusconi. “Tutto ciò che può migliorare – spiega Franceschini- le condizioni di Alitalia, dei lavoratori e di Malpensa e’ il benvenuto. Resta il fatto che quella di Air France e’ l’unica offerta reale che c’e’ in campo.
Per Paolo Gentiloni, Ministro delle Comunicazioni, addirittura è ”una boutade la ricerca della cordata italiana, e precisa che comunque se si manifestasse realmente, sarebbe il primo ad esserne felice.
Dello stesso avviso è Paolo Nerozzi della segreteria confederale della Cgil e capolista del PD in Veneto per il Senato. “Temo sia un bluff, non esiste nessuna italiana in grado di farsi carico di Alitalia”. In un altro Paese l’annuncio di Berlusconi di una gruppo di imprenditori guidato dai suoi figli, continua Nerozzi, sarebbe stata accolto con ironia, mentre “una parte del nostro Paese l’ha presa come una cosa seria”.
Naturalmente anche Nerozzi si augura, qualora si concretizzasse l’ipotesi di una cordata italiana, che si manifesti subito, perchè “non si può giocare così sulla pelle dei lavoratori e in particolare dei lavoratori più deboli, quelli che si occupano di lavoro a terra, manutenzione e via dicendo”. Il candidato del Pd vede nella mancanza di voglia di innovare un “paradigma della crisi italiana”, ma anche la responsabilità di “manager che hanno prodotto deficit enormi” e di “una politica sbagliata dei sindacati”, non di Cgil, Cisl, e Uil, riferendosi a quello dei piloti che 12 anni fa era contrario”.
Sulla questione ritorna anche Guglielmo Epifani, che teme la cordata italiana in caso di fallimento di Alitalia. “C’e’ un equivoco – spiega – e la mia impressione è che se c’e’ il fallimento, una cordata si può materializzare”. E aggiunge “il fallimento della compagnia è esattamente il rischio che un sindacato non vuole correre normalmente, a meno che non sia costretto”.
Per Cesare Damiano, Ministro del Lavoro, “la trattativa deve portare a trovare le ragioni comuni dell’impresa e del lavoro. Certo è un caso difficile e solo attraverso il confronto nel merito con i sindacati si possono trovare le soluzioni”.
Le sorti di Alitalia rimangono ancora sospese. Ulteriori notizie arriveranno entro giovedì 27 e al più tardi per le 12 di venerdì 28 marzo, quando Spinetta, numero di Air France-Klm, presenterà ai sindacati il nuovo documento per contenere gli esuberi, per trattare singolarmente con i comparti interessati e per determinare l’integrazione dei 160 piloti che in tre anni passerebbero direttamente sotto la compagnia franco olandese.
Per Raffaele Bonanni, segretario della Cisl, la proposta di Air France-Klm è già un risultato. “Staremo a vedere a fine settimana se arriverà una proposta”. Quanto a un’eventuale offerta da un altro soggetto, Bonanni aggiunge che “noi, con Cgil e Uil, siamo favorevoli a tutte le soluzioni che salvino anche Malpensa”. “Chiunque salvi Malpensa – ha spiegato Bonanni – per noi va bene. Magari tornasse in gioco Lufthansa, perchè hanno lo stesso nostro schema, mentre i francesi hanno un sistema Parigi-centrico, che fa parte della loro cultura. Se i tedeschi dovessero fare una proposta, che da quello che so io prevedrebbe anche il salvataggio di Malpensa, per l’Italia sarebbe meglio”.
Da Lufthansa fanno sapere che ora per seguono con interesse l’evolversi della situazione.