“Se la coalizione di cui faccio parte vincerà le elezioni dovrà affrontare immediatamente un problema: “Quale ministero assegnare ad Antonio Di Pietro?”. E’ un problema così serio da essere dibattuto continuamente, e senza che io abbia avanzato alcuna richiesta, sia dal centro destra che dal centro sinistra. Il partito di Berlusconi non vuole che diventi ministro della Giustizia. Da parte del capo del PDL è assolutamente comprensibile. Il mio obiettivo è infatti di cancellare subito le leggi ad personam e di far funzionare la macchina della Giustizia per ripristinare in questo Paese la certezza della pena e l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.
I veti che arrivano da esponenti del centro sinistra, un giorno sì e l’altro pure, non sono altrettanto comprensibili e neppure accettabili. Che cosa deve fare Antonio Di Pietro per avere la possibilità di diventare ministro della Giustizia? Quali qualità deve avere? Gli ultimi due ministri sono stati Castelli e Mastella. Hanno ridotto la Giustizia in macerie, nessuno dei due aveva la minima competenza in materia. Nessuno, però, si è opposto a priori, come sta avvenendo ora per una mia eventuale candidatura. Mani Pulite brucia ancora a gran parte della classe politica, forse hanno il timore che voglia finire il lavoro”
Antonio Di Pietro