La candidatura dell’imprenditore Giuseppe Ciarrapico nel Pdl, accompagnata dalle sue parole rilasciate a “Repubblica”, creano scompiglio nel panorama politico: “Il fascismo mi ha fatto soffrire e mi ha dato gioie, e non l’ho mai rinnegato”. A queste affermazioni sono seguite le correzioni ufficiali ( “non ho mai nascosto la mia giovanile adesione al fascismo, al pari di tanti illustri italiani, ma al tempo stesso ho sempre espresso la mia netta riprovazione e condanna” ), ma la candidatura proposta da Berlusconi sembra adesso più ingombrante che mai.
“Sono lieto che è stato molto netto nel dire che le leggi razziali sono state un’infamia, ma avrebbe dovuto dirlo prima” – ha commentato Fini ed anche Bossi ha aggiunto la sua critica in una nota di partito: “Se non vuole danneggiare la coalizione, è opportuno che Ciarrapico faccia un passo indietro”.
Posizioni molto più categoriche arrivano dagli avversari del Pdl: “Berlusconi ha riempito le sue liste di ogni cosa: prima Fini, la Mussolini e poi Ciarrapico, che si è detto orgoglioso di essere fascista. Penso che i moderati e le persone per bene faranno fatica ad accettare questo spostamento a destra irreversibile e inarrestabile da parte del Pdl” – ha dichiarato Franceschini, e Veltroni ha aggiunto: “Una forza democratica non candida Ciarrapico. Non è possibile che venga candidato nelle liste di una forza conservatrice ma democratica. Quindi mi auguro che siano affermazioni di un autocandidato”.