Dopo la tragedia sul lavoro avvenuta a Molfetta il Presidente del Consiglio ribadisce la volontà del Governo di chiudere al più presto il quadro normativo del Testo Unico. Il Ministro Damiano insiste sulla necessità di una svolta culturale:”Le leggi non bastano, occorre un’assunzione collettiva di responsabilità”.
”A nome mio e del Governo ribadisco l’impegno per spezzare questa tragica catena di morte”. Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio Romano Prodi subito dopo avere appreso dell’incidente sul lavoro avvenuto a Molfetta e costato la vita a diversi operai.
Nel messaggio di cordoglio inviato ai famigliari delle vittime, il premier ha ricordato come proprio in questi giorni siano stati messi a punto ulteriori provvedimenti in materia di sicurezza, destinati ora al vaglio delle parti sociali: “Con l’adozione di questi atti – ha spiegato Prodi- il Governo sarà in grado di completare in tempi rapidissimi il quadro normativo della sicurezza sui luoghi di lavoro”.
A fornire il dettaglio della situazione è, in un intervento alla stampa, il Ministro Cesare Damiano.”I ministeri del Lavoro e della Salute hanno concluso la parte generale in delega sul Titolo Primo del testo Unico in materia di salute e sicurezza. La parte riguardante l’apparato sanzionatorio verrà definita nei prossimi giorni insieme al ministero della Giustizia”. Il lavoro portato avanti finora, dice Damiano, “crediamo possa portare alla conclusione della delega sul testo unico, con una rapida convocazione del Consiglio dei ministri”.
Dopo avere espresso la propria solidarietà alle famiglie delle vittime – “la tragedia di Molfetta è un’ennesima ferita per tutta la coscienza civile del nostro paese” – il ministro ha invocato, come già fatto in passato, un autentico cambio di mentalità nel mondo del lavoro. “Quella delle morti bianche è una strage quotidiana alla quale fin dal primo giorno di governo abbiamo dedicato tutte le energie possibili. Ci rendiamo però tutti conto che da sole le buone leggi non bastano – ha aggiunto – serve una più diffusa ed incisiva presa di coscienza collettiva, che deve camminare su leggi e regole condivise e applicate da tutti i soggetti interessati”.