La legge elettorale in vigore è basata sul sistema proporzionale: in base a questo sistema ogni partito ottiene tanti deputati e senatori in relazione alla percentuale dei voti ricevuti.
Ogni partito si può presentare alle elezioni da solo o come parte di una coalizione indicando, attraverso le liste elettorali, i nomi dei propri candidati deputati e senatori. Questa legge elettorale prevede un premio di maggioranza e degli sbarramenti per ottenere i seggi in Parlamento.
Alla Camera il sistema elettorale proporzionale è stato adottato dal 1946 al 1993 per essere poi reintrodotto nel 2005, dopo un periodo di maggioritario. Al Senato invece è sempre stato in vigore il sistema proporzionale.
Che cos’ è il “premio di maggioranza”
La legge elettorale attualmente in vigore prevede un premio di maggioranza che varia da Camera a Senato.
* Camera: il premio di maggioranza viene calcolato su base nazionale. Alla coalizione di partiti che ha ottenuto il maggior numero di voti vengono assegnati 340 seggi sui 630 previsti, anche se, in proporzione ai voti ricevuti, ne dovrebbe ottenere meno. Il premio di maggioranza non viene assegnato se, in base al solo numero dei voti, la coalizione ottiene più di 340 seggi.
* Senato: il premio di maggioranza viene calcolato su base regionale. In genere, alla coalizione che vince è assegnato il 55% dei senatori spettanti alla regione; alla coalizione che perde il 45%. Fanno eccezione alla regola la Valle d’Aosta e il Molise, che hanno rispettivamente 1 e 2 senatori, e il Trentino Alto Adige a cui si applica ancora il vecchio sistema maggioritario.
Che cosa sono gli “sbarramenti”
La soglia di sbarramento può essere definita come la percentuale minima di voti che una lista deve raggiungere per partecipare alla distribuzione dei seggi. Più la soglia è elevata più difficile risulta la conquista di seggi da parte dei partiti minori; ne consegue una diminuzione del numero di liste che ottengono i seggi in Parlamento. Come per il premio di maggioranza, anche gli “sbarramenti” sono diversi tra Camera e Senato.
* Camera: la legge elettorale proporzionale prevede che, per partecipare all’assegnazione dei seggi, ogni coalizione deve ottenere almeno il 10% dei voti in tutta Italia e deve includere almeno un partito che ha ottenuto il 2% dei voti. Se un partito si presenta alle elezioni da solo, per avere i seggi deve ottenere almeno il 4% dei voti validi su scala nazionale.
* Senato: dove il calcolo dei voti è su base regionale, le coalizioni, per avere i seggi, devono ottenere almeno il 20% dei voti previsti per la regione e devono contenere almeno un partito che abbia ottenuto il 3% dei voti nella medesima regione. Se un partito si presenta alle elezioni senza far parte di una coalizione deve ottenere almeno l’8% dei voti previsti per la regione.
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